Centro Studi e Museo Siloniano

Il Centro Studi Siloniani e il Museo dedicato allo scrittore, in Via del Carmine a Pescina, si trovano all’interno dell’ex convento dei Minori Conventuali, edificato ai tempi di S. Francesco d’Assisi. Il convento fu soppresso nel decennio dell’occupazione militare con l’avvento dell’unità d’Italia e con l’applicazione delle ”leggi eversive”. Esso fu adibito ad altri usi. Divenne teatro comunale e vi si esercitava, inoltre, il concorso bandistico di Pescina che raggiunse fama e prestigio nelle grandi città e all’estero tanto da essere denominato: ”Leonessa d’Italia”.

Dopo il terremoto del 13 gennaio del 1915, ”La Lega dei contadini”, di ispirazione socialistica, svolgeva le assemblee nel cortile dell’ex convento. E’ da notare anche che la ”Lega” aveva un quadro che raffigurava Cristo Redentore avvolto in un lungo camice sormontato dalla scritta: ”Beati gli assetati di giustizia” mentre sotto il quadro c’era la tromba di Lazzaro, ricordata da Silone sia in ”Uscita di Sicurezza” (ed. Longanesi p. 43) che in ”Una Manciata Di More” (Oscar Mondadori p. 290-291). Silone, nato a pochi passi dall’ex convento (vedi immagine a sinistra), varie volte, si intrufolava in quelle assemblee (Uscita di Sicurezza ed. Longanesi 44).

I contadini lottavano contro il Principe Torlonia per possedere le terre da lavorare, rivendicando l’antico diritto di pesca su l’ex lago di Fucino. Allo scopo veniva pubblicato un giornale che aveva per titolo: ”La Vanga”. Ignazio Silone espresse l’anelito di libertà e di riscatto dei contadini pescinesi nel suo primo e più celebre romanzo: ”Fontamara”, mettendo a nudo i problemi del Fucino (1930).

L’ex convento negli anni 1930 e seguenti, in pieno fascismo, divenne carcere mandamentale. Infine, durante la seconda guerra mondiale, fu abbandonato e ridotto in uno stato pietoso.

MUSEO SILONIANO
Solo negli anni successivi alla morte di Ignazio Silone (1978), l’ex convento dei Minori Conventuali è stato ristrutturato e trasformato in Centro Studi, sotto la guida della Intendenza delle Belle Arti, a salvaguardia delle mura perimetrali e di quanto fa parte dell’arte stessa. E’ la sede ufficiale quindi di detti studi.

Il primo convegno è stato effettuato nei giorni 8-9-10 dicembre 1988, sotto il patrocinio della Regione Abruzzo, con il titolo: ”Silone Scrittore Europeo”. Il premio, a carattere internazionale, è stato assegnato – per il diario politico ”Mesi” (ed. Est-Ovest) – allo scrittore dissidente polacco Kazimierz Brandys, attualmente esule in Francia.

Silone fu profeta del suo avvenire. Al Centro Studi Siloniani, infatti, si possono applicare le parole scritte nel frontespizio dell’ex Seminario di Pescina: ”Post Fata Resurgam” ovvero ”Dopo la calamità risorgerà”.

Ecco in sintesi le attuali condizioni del ”Centro Studi Siloniani”. Il cortile lastricato con ciottoli fa pensare alla antica sede dei frati conventuali. Esso tuttavia, dopo la ristrutturazione del locale, presenta caratteristiche ed elementi adatti alle moderne esigenze per un centro di studi sia per l’ampiezza che per il totale isolamento con l’esterno. Del tutto chiuso ai quattro lati, si presta a riflessione e a raccoglimento avvincenti. Infine il teatro con platea e galleria (immagine a destra), la sala delle conferenze, alla quale si accede con ampia scala, le varie stanze di studi, l’alloggio del custode, la scala di servizio danno all’edificio, oltre all’armonia architettonica, una spiccata efficienza.

All’interno del centro studi è importantissima la presenza della biblioteca e dell’archivio Siloniano, Dono della Moglie Darina. E’ inoltre visibile un’importante esposizione di materiale inerente la vita e la storia di quell’importante uomo di cultura che è Ignazio Silone.

L’edificio ospita annualmente il Premio Internazionale Ignazio Silone, a cui partecipano e vengono premiati i più importanti nomi nel panorama culturale internazionale.

MUSEO SILONIANO Il Museo Silone, anch’esso all’interno dell’ex convento dei Minori Conventuali, nasce con l’intento di trasmettere, in una visione d’insieme, la grandezza dell’intellettuale, del politico e specialmente dello scrittore. Nasce per iniziativa del Centro Studi Silone e particolarmente di Aurora Botticchio, ex presidente del Centro. Il Museo Silone è rivolto naturalmente a tutti gli estimatori del grande scrittore pescinese ma specialmente agli studenti, ai giovani, sempre amati e sempre presenti nel pensiero di Silone.
Il nucleo di questo museo è rappresentato dalla Mostra documentaria allestita in questi stessi locali qualche anno fa, intitolata: Silone: l’uomo e lo scrittore, che a sua volta trasse origine dalla donazione di Darina Silone al Comune di Pescina del 1 maggio 2000, donazione che comprende oltre all’archivio, la biblioteca, i mobili, gli oggetti personali, premi, cimeli, regali e riconoscimenti dello scrittore, per la maggior parte ora esposti nel Museo con un percorso essenzialmente cronologico.

Nella prima sala del Museo c’è lo studio di Silone con le cose che ne facevano parte: i quadri di pittori amici come Hunziker e Rouault, le foto dei personaggi a lui più cari: oltre all’amato fratello Romolo, Croce, Salvemini, il filosofo e maestro Martin Buber, il giovane amico comunista, Lazar Sciatzkin, morto suicida nella Russia stalinista, menzionato in Uscita di sicurezza.

Tutte le maggiori opere sono narrate con analogo schema espositivo senza prescindere, per delineare l’opera e la figura dello scrittore, dagli avvenimenti e incontri che segnarono profondamente la vita del giovane Secondino Tranquilli.

Concludono il percorso i vari premi e riconoscimenti, e le lauree honoris causa delle università di Warwick, Yale e Tolosa insieme al conferimento della Legion d’Onore della Repubblica Francese ed il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana.

La mostra si chiude con il Testamento spirituale e in omaggio a Silone e alla sua amata terra, dove ha scelto di tornare per sempre, una fotografia di Pescina prima del terremoto.

Per ulteriori informazioni e contatti visitare il sito ufficiale www.casamuseomazzarino.it